RegjonEurope_ResonEurope continua su Onde Furlane e sul territorio. Il 15.12 si parla di tutela delle minoranze a Udine alla Biblioteca ‘Joppi’

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A Udine si ricordano i diciotto anni della legge 482/1999, Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, con un confronto a più voci sui contenuti e sull’applicazione di quel provvedimento, con un’attenzione specifica per le sue ripercussioni a livello regionale e per le sue radici europee. L’appuntamento è fissato per venerdì 15 dicembre – anniversario della promulgazione della legge – alle ore 18 nella Sala Corgnali della Sezione Moderna della Biblioteca civica ‘V. Joppi’ (via Bartolini 5), e fa parte del progetto RegjonEurope_ResonEurope, realizzato dalla cooperativa Informazione Friulana con il sostegno del Consiglio regionale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, dedicato proprio alle connessioni tra la dimensione regionale e il contesto continentale e strutturato in una serie di trasmissioni su Radio Onde Furlane e in alcuni eventi pubblici riguardanti queste tematiche.

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Sono previsti gli interventi di tre rappresentanti delle minoranze linguistiche del Friuli-Venezia Giulia: Velia Plozner, componente della Commissione regionale per le minoranze di lingua tedesca, Jole Namor, presidente del circolo culturale Ivan Trinko e già presidente del Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza slovena, e Diego Navarria, presidente dell’Assemblea della comunità linguistica friulana.
All’incontro, coordinato da Marco Stolfo, curatore del progetto RegjonEurope_ResonEurope e conduttore della corrispondente trasmissione su Radio Onde Furlane, parteciperà anche il giornalista Walter Tomada, con alcune considerazioni e qualche consiglio di lettura sull’argomento, come è giusto che sia in occasione di un incontro in biblioteca…

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L’evento dedicato alla legge 482/1999 e alla tutela delle minoranze tra Europa, Italia e regioni fa seguito a quello che si è tenuto lo scorso 12 dicembre presso la Libreria Tarantola di Udine, in cui Carli Pup (Radio Onde Furlane), Antonio Banchig (Novi Matajur), Andrea Valcic (La Patrie dal Friûl) e Hubert Londero (Il Friuli) hanno dialogato sul rapporto tra informazione ed Europa e su come l’Europa, nelle sue diverse declinazioni – come dimensione storica e geografica, come istituzioni europee e soprattutto come pluralità di territori, identità e culture – viene raccontata (o non raccontata…) da parte dei media.

I prossimi appuntamenti con la rubrica radiofonica RegjonEurope_ResonEurope sono previsti, in diretta, il 16, il 20 e il 30 dicembre alle 8.30 e, in replica, il 17, il 21 e il 31 dicembre, rispettivamente la domenica alle 10.30 e il giovedì alle 17.

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Nella seconda puntata, che è stata diffusa in diretta ieri e sarà trasmessa anche oggi, in replica, alle 17, sono stati ripresi i temi dell’incontro del 12 dicembre alla Libreria Tarantola, si è parlato di tutela delle minoranze e integrazione europea dalla fine della Seconda Guerra mondiale al giorno d’oggi, con un ricordo di Gaetano Arfè a cura dello storico e archivista Andrea Becherucci, nello spazio dedicato ai consigli di lettura è stato presentato il sito tematico di informazione e documentazione Ethnos & Demos. Identità, Culture, Diritti e Integrazione in Europa e ai suoi articoli più recenti dedicati alla Corsica e infine è stato introdotto l’appuntamento del 15 dicembre.

Radio Onde Furlane si può ascoltare in modulazione di frequenza (90.00 Mhz e 90.200 Mhz) e su internet, in streaming all’indirizzo www.ondefurlane.eu e su tablet, iPad, iPhone e smartphone, anche attraverso la apposita App.

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Un ricordo della «Carta di Strasburgo» e un omaggio a Gaetano Arfè (che si può ascoltare anche in rete)

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Sabato 15 ottobre in diretta e domenica 16 ottobre in replica, sulle frequenze di Radio Onde Furlane (90 Mhz in gran parte del Friuli, 90.2 Mhz in Carnia e in rete all’indirizzo http://www.ondefurlane.eu) è stata diffusa la prima puntata di Friûl_Furlanija_Friaul_Friuli, l’Europa batte dove la lingua duole, programma dedicato ai rapporti tra Friuli ed Europa e alle relazioni tra identità, autogoverno, territorio e cittadinanza europea.

La trasmissione fa parte di Friûl_Furlanija_Friaul_Friuli, l’Europa batte dove la lingua duole. Identità, autogoverno, territorio e cittadinanza europea, un progetto realizzato dall’associazione di promozione sociale e culturale KLARIS con il sostegno della Provincia di Udine, che si propone di offrire occasioni di conoscenza e di riflessione sul pluralismo linguistico e culturale e la sua promozione, sui diritti linguistici e la cittadinanza europea e sul legame tra unità europea, diversità culturale, partecipazione civica e autonomie territoriali e a tal fine prevede anche la realizzazione di alcuni incontri pubblici itineranti su queste tematiche.

Il primo appuntamento ha preso spunto dal trentacinquesimo anniversario dell’approvazione da parte del Parlamento europeo, il 16 ottobre 1981, della Risoluzione su una carta comunitaria delle lingue e culture regionali e una Carta dei diritti delle minoranze etniche, nota anche con il nome del suo relatore, l’eurodeputato socialista italiano Gaetano Arfè.

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Durante la trasmissione, curata e condotta da Marco Stolfo, è stata ripercorsa la genesi di quell’iniziativa, assunta dal primo Parlamento europeo eletto direttamente dai cittadini, dedicata alla tutela delle minoranze linguistiche e alla promozione delle lingue minoritarie.

Con l’intervento di Andrea Becherucci, storico e archivista presso gli Archivi Storici dell’Unione Europea (Istituto Universitario Europeo) di Firenze, è stato illustrato il percorso umano, culturale, professionale e politico di Gaetano Arfè: i suoi contatti con Benedetto Croce, l’antifascismo, il carcere, la lotta di liberazione nelle file di Giustizia e Libertà, la militanza nel Partito socialista, il lavoro da archivista, il giornalismo, la ricerca e l’insegnamento universitario, i libri dedicati alla storia del socialismo in Italia, l’attività parlamentare a Roma, a Strasburgo e poi nuovamente a Roma, ma come indipendente di sinistra e non più con il PSI.

Sono state altresì raccolte le testimonianze di Adriano Ceschia e Viljem Černo, autorevoli esponenti delle comunità friulana e slovena, che hanno dato conto dei contatti e del confronto tra Gaetano Arfè e una parte significativa delle minoranze linguistiche del Friuli sia durante la campagna elettorale del 1979 che nel periodo successivo.

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È stato descritto il contesto politico e sociale nel quale ha visto la luce la prima presa di posizione ufficiale del Parlamento europeo a favore di minoranze e tutela. Sono stati ricordati l’attivismo di associazioni e movimenti espressione di minoranze e nazionalità sia a livello territoriale che in direzione delle istituzioni comunitarie, l’importanza dell’elezione diretta che ha dato forza e legittimità all’azione degli eurodeputati e l’ispirazione europeista delle rivendicazioni riguardanti lingue, culture, diritti linguistici e autogoverno, interpretata e condivisa in seno all’Aula di Strasburgo.

Tra gli europarlamentari che allora, insieme ad Arfè, si occuparono di lingue, culture e diritti linguistici figurano il sudtirolese Joachim Dalsass, il comunista sardo Umberto Cardia, il socialdemocratico laburista nordirlandese John Hume e l’esponente della fiamminga Volksunie Maurits Coppieters. Uno dei sostenitori della cosiddetta «Carta di Strasburgo» fu Altiero Spinelli, che considerava in maniera positiva la tutela delle minoranze e le istanze di autogoverno territoriale proprio nella prospettiva dell’edificazione dell’unità politica del continente.

Il Parlamento europeo che approvò sia la prima Risoluzione Arfè del 1981 che la seconda del 1983, la quale permise l’apertura di una linea di bilancio comunitaria per progetti dedicati alla promozione delle lingue minoritarie, il 14 marzo 1984 votò a larga maggioranza il Progetto di trattato che istituisce l’Unione europea, promosso da Altiero Spinelli.

La trasmissione, che ha ricordato la «Carta di Strasburgo» e ha reso omaggio alla figura di Gaetano Arfè, può essere riascoltata presso la pagina web dedicata a Friûl_Furlanija_Friaul_Friuli, l’Europa batte dove la lingua duole.

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L’associazione KLARIS fa incontrare Friuli ed Europa sulle frequenze di Onde Furlane

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Il 16 ottobre 1981 il Parlamento europeo per la prima volta prese posizione ufficialmente a favore della tutela delle minoranze linguistiche e della promozione delle lingue minoritarie. Quel giorno di trentacinque anni fa fu approvata ad ampia maggioranza la Risoluzione su una carta comunitaria delle lingue e culture regionali e una Carta dei diritti delle minoranze etniche, nota anche con il nome del suo relatore, l’eurodeputato socialista italiano Gaetano Arfè.

La cosiddetta «Carta di Strasburgo» – per i principi che afferma e per gli indirizzi che propone – costituisce ancora oggi un punto di riferimento per la valorizzazione della diversità culturale e per la garanzia dei diritti linguistici in Europa e rappresenta, più in generale, un momento importante nel quadro del processo di integrazione europea. Si tratta, infatti, di un’iniziativa assunta dal primo Parlamento europeo eletto direttamente dai cittadini – a seguito delle elezioni europee del 1979 – che qualche anno più tardi, nel 1984, approvò il Progetto di Trattato sull’Unione europea, promosso da Altiero Spinelli, a sua volta sostenitore della prima Risoluzione Arfè sulle minoranze.

Il tutto, di per sé importante, assume una rilevanza ancor maggiore per il Friuli, non solo per la presenza nel nostro territorio delle minoranze friulana, slovena e tedesca, direttamente interessate dai contenuti della «Carta di Strasburgo», ma anche per i diversi contatti che ci furono proprio in quegli anni tra Gaetano Arfè (eletto al Parlamento europeo nel collegio dell’Italia nord-orientale) ed esponenti dell’associazionismo friulano e sloveno.

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Il trentacinquesimo anniversario dell’approvazione di quella Risoluzione, che ancora oggi mette in stretta connessione Friuli ed Europa, coincide con l’avvio di Friûl_Furlanija_Friaul_Friuli, l’Europa batte dove la lingua duole. Identità, autogoverno, territorio e cittadinanza europea. Si tratta di un progetto realizzato dall’associazione di promozione sociale e culturale KLARIS con il contributo della Provincia di Udine, che si propone di offrire occasioni di conoscenza e di riflessione sul pluralismo linguistico e culturale e la sua promozione, sui diritti linguistici e la cittadinanza europea e sul legame tra unità europea, diversità culturale, partecipazione civica e autonomie territoriali.

La prima parte dell’iniziativa consiste in una serie di trasmissioni a tema, curate e condotte dal giornalista e ricercatore Marco Stolfo, autore tra l’altro di diverse pubblicazioni dedicate alla tutela delle minoranze linguistiche in Europa, tra cui Lingue minoritarie e unità europea. La «Carta di Strasburgo del 1981» (Milano 2005), Minoranze linguistiche. Radici e prospettive europee della legge 482/1999 (Udine 2007) e Si ses europeu, faedda in sardu. Dieci anni di legge 482/1999. Sardegna, Italia, Europa (Ghilarza 2009).

Il programma si intitola Friûl_Furlanija_Friaul_Friuli, l’Europa batte dove la lingua duole, e – a partire dal prossimo 15 ottobre – è diffuso in diretta il sabato mattina alle 8.30 e in replica la domenica alle 11.30 sulle frequenze di Radio Onde Furlane (sui 90 Mhz in gran parte del Friuli, sui 90.2 Mhz in Carnia e su internet all’indirizzo www.ondefurlane.eu).

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Il primo appuntamento sarà dedicato proprio alla Risoluzione su una carta comunitaria delle lingue e culture regionali e una Carta dei diritti delle minoranze etniche approvata trentacinque anni fa, ai suoi contenuti, al contesto storico, politico e istituzionale in cui ha visto la luce e ai suoi legami particolari con il Friuli.
Nelle trasmissioni successive saranno affrontate le connessioni tra processo di integrazione europea e tutela delle minoranze e le relazioni specifiche tra le istanze friulane di tutela e di autogoverno, la dimensione continentale e la prospettiva di un’Europa «unita nella diversità».

Friûl_Furlanija_Friaul_Friuli, l’Europa batte dove la lingua duole. Identità, autogoverno, territorio e cittadinanza europea prevede anche la realizzazione di alcuni incontri pubblici sul territorio, dedicati a queste e ad altre tematiche riguardanti il rapporto tra Friuli ed Europa.

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